La nota politica |
I barbari La crisi culturale precede quella economica Se il presidente del Consiglio è convinto vi sia una corsa alla barbarie da parte di Grillo e dei suoi non abbiamo particolari problemi a dargli ragione. A Enrico Letta i deputati 5 stelle paiono dei "barbari"? Figurarsi a noi. Solo che se Letta ha studiato un po’ di storia antica, saprà come sono finite le cose con i barbari. C’era chi pensava di poter estendere i confini della "Civitas Romana" e trovare popoli supplicanti e riconoscente, invece venne fatto a pezzi letteralmente e poi con lui l’Impero tutto, Occidente ed Oriente. A leggere poi Galli della Loggia, "Corriere della Sera" domenica scorsa, parrebbe che la corsa verso la barbarie sia stata intrapresa da tutta la società. Grillo sembrerebbe l’unico ad essersene accorto e capace di sfruttarla pro domo sua. E’ bello pensare che la crisi economica sia un problema congiunturale perché così prima o poi si risolve. Ad esempio per il ministro Saccomanni sarebbe già superata. Lo stesso Letta ad Abu Dhabi ha detto che la crisi è finita. Purtroppo, invece, la crisi economica segue una crisi culturale ben più profonda e nessuno sembrerebbe in grado di affrontare quest’ultima. Recentemente Renzo Piano si è augurato che Grillo tornasse a fare il comico. Peccato che Grillo non abbia mai smesso di farlo. E’ la società italiana che si è via via riconosciuta in un buffone perché non riesce più a prendere sul serio i suoi governanti. Va detto che nell’ondata di caccia alle streghe grilline, quest’esercito di barbari smanioso di stuprare le nostre alte cariche istituzionali, una cosa di buon senso l’ha detta Renzi, semplice ed efficace: se si risolvono i problemi, Grillo si sgonfia. Questo è finalmente un linguaggio politico e non moraleggiante e fa piacere ascoltarlo da un segretario del partito democratico. Peccato che qui i problemi più che risolverli, sembrerebbero complicarsi. Vedi il caos scoppiato alla Camera. Siamo d’accordo, ci mancherebbe: l’esibizione dei deputati 5 stelle è stata sconcertante, ma perché legare la vicenda Bankitalia all’Imu? Perché pretendere di non discutere la questione in Aula nei tempi che sarebbe stato opportuno? Perché il ministro dell’Economia non era presente? Considerato che il provvedimento era meraviglioso, così come è stato illustrato entusiasticamente dal vicedirettore di "Repubblica" Massimo Giannini, lunedì scorso, "barbari" sono stati al governo nello sprecare questa formidabile occasione di autopromozione. Altrimenti bisognerebbe pensare che il governo getta il sasso e subito ritrae la mano perché i barbari sono già li pronti a tagliargliela. E sono davvero tanti questi barbari e più aumentano, più diventano feroci. |